sabato 4 Ottobre 2025
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CARMAGNOLA – Spaccio: arrestate 9 persone; a volte smerciavano con un bebè a bordo

L'operazione è stata denominata “cuore di ghiaccio”; 500 episodi accertati

CARMAGNOLA Il bilancio dell’operazione “cuore di ghiaccio” è di 9 persone arrestate, per spaccio in provincia di Torino, prevalentemente a Carmagnola e dintorni, talvolta anche portando con sé la figlia di pochi mesi di una degli indagati.
I militari della Compagnia di Moncalieri, supportati da personale specializzato delle Aliquote di Primo Intervento (API) del Comando Provinciale di Torino e del Nucleo Cinofili di Volpiano, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di cittadini di nazionalità albanese e italiana, dediti al traffico di sostanze stupefacenti.

La complessa ed articolata attività investigativa, realizzata anche mediante intercettazioni telefoniche ed ambientali, si è sviluppata nell’arco temporale di circa un anno e ha consentito di accertare l’esistenza di un gruppo criminale ben organizzato, radicato nel territorio e “a gestione familiare”.

L’operazione, convenzionalmente denominata “cuore di ghiaccio” dal nome salvato nella rubrica telefonica di uno degli acquirenti e poi ricollegato a uno degli indagati, una donna di 42 anni, è stata condotta dalla Sezione Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Moncalieri e coordinata dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Asti.

Nel corso dell’indagine sono stati accertati oltre 500 episodi di compravendita di droga, in prevalenza cocaina, con consegne che avvenivano ad ogni ora del giorno, sia a domicilio che in luoghi pubblici o aperti al pubblico (come supermercati), molte delle quali anche di notte e in presenza della figlia di due degli indagati, all’epoca dei fatti di pochi mesi.

Effettuati ulteriori due arresti in flagranza di reato per spaccio e recuperati e sequestrati 1 kg di “cocaina” più altri tipi di sostanze stupefacenti varie.
L’indagine ha quindi portato all’attuazione di misure cautelari personali in carcere dei 9 soggetti coinvolti, di cui 7 uomini e 2 donne. Sono 6 italiani e 3 di origine albanese, tutti residenti nel Comune di Carmagnola. Il più giovane ha 22 anni.

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