PINEROLO – Sette indagati di nazionalità italiana e marocchina, per furto, ricettazione e gestione illecita di rifiuti pericolosi e non. È il risultato al termine delle perquisizioni delegate dalla Procura di Torino all’Aliquota Carabinieri presso la Sezione di Polizia Giudiziaria, ai Carabinieri Forestali del NIPAAF di Torino e alla Polizia Locale di Pinerolo.
Le condotte criminose rilevate dagli uomini della Polizia Locale di Pinerolo risalgono al maggio 2023 e si sono protratte per oltre un anno. Gli accertamenti sono cominciati a seguito di una denuncia presentata dal gestore del centro di raccolta di Pinerolo, Acea Pinerolese S.p.A., nonché dai numerosi esposti di cittadini pinerolesi che segnalavano la presenza costante di diversi soggetti, tutti identificati ed indagati, nei pressi del centro di raccolta.
Le indagini, sviluppate anche con l’ausilio di attività tecniche, hanno consentito di ricostruire molteplici azioni illecite: nello specifico gli indagati asportavano, dal centro di raccolta di Pinerolo, rifiuti ferrosi e rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, come televisori, lavabi di metallo, batterie, cavi elettrici. Il furto era finalizzato poi alla vendita ad un impianto di gestione rifiuti di piscina.
Ingenti i quantitativi sottoposti anche ad una illecita cernita e lavorazione nelle pertinenze delle abitazioni degli indagati, prima di essere conferiti negli impianti di recupero.
Le azioni tenute in tempi diversi, in maniera sistematica e organizzata dagli indagati, si sono concretizzate anche nella raccolta trasporto, recupero, commercio di rifiuti, in assenza della prescritta autorizzazione e nello stoccaggio degli stessi in diversi siti, ora posti sotto sequestro.
Sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Torino, il personale dell’Aliquota Carabinieri presso la Sezione di Polizia Giudiziaria, della Polizia Locale di Pinerolo, dei Carabinieri del Nucleo Forestale di Pinerolo e del NIPAAF di Torino, coadiuvati da Arpa Piemonte, hanno sottoposto a sequestro circa 500 mq. di terreni su cui erano stoccati abusivamente rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi come i RAEE i metalli e altri rifiuti misti; un autocarro contenente rifiuti pericolosi; 9 smartphone; vari computer contenenti documentazione inerente i delitti contestati; oltre a denaro contante di provenienza illecita per circa 30.000 euro e 15.000 dinari marocchini.
Durante la perquisizione sono stati altresì rinvenuti animali da cortile e un cane, posti sotto sequestro con affido ad enti di protezione animali di Pinerolo per le condizioni in cui erano tenuti.
Elevata infine una sanzione amministrativa per euro 3.333,33 per l’omessa comunicazione del modello unico dichiarazione ambientale, e contestata una nuova fattispecie illecita per violazione delle prescrizioni ambientali dell’impianto di gestione rifiuti di piscina.
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