TORINO – La Guardia di Finanza di Torino, in sinergia con l’Edisu (Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario del Piemonte), ha individuato un meccanismo di frode, che coinvolge 80 studenti stranieri, atto ad ottenere borse di studio in assenza dei requisiti previsti.
Un 37enne di origine ucraina residente a Torino, possessore di 4 immobili, aveva stipulato contratti di locazione a 66 studenti stranieri che di fatto vivevano invece altrove, da amici. In tal modo gli studenti, avevano autocertificato di vivere in un alloggio pagando l’affitto, cosa che è tra i requisiti necessari per ottenere la borsa di studio dall’Ente regionale.
Le Fiamme Gialle hanno, inoltre, accertato che il fenomeno illecito veniva alimentato tramite “passaparola” all’interno della comunità universitaria, mediante chat di diversi social media.
Dalla relativa analisi, i Finanzieri hanno individuato un ulteriore proprietario di alloggi, un italiano 34enne residente anch’egli nel capoluogo piemontese, che ha consentito a 3 studenti stranieri di beneficiare di analoghe indebite provvidenze pubbliche. All’esito delle attività, è emerso che il meccanismo fraudolento individuato dalla Guardia di finanza ha consentito agli studenti stranieri sia di risultare vincitori, per gli anni accademici 2022/2023 e 2023/2024, di borse di studio dell’importo complessivo di oltre 513mila euro, finanziate in parte con risorse del PNRR, sia di beneficiare dell’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie, erogate in due tranche annuali.
A chiusura dell’operazione, sono risultate 26 le persone complessivamente denunciate all’Autorità Giudiziaria (2 proprietari di immobili, 1 intermediario e 23 studenti). Ulteriori 47 studenti sono stati invece sanzionati. Uno di questi ultimi è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria.L’erogazione dei contributi è stata bloccata e l’Edisu ha richiesto la restituzione dei beni concessi.
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